Ci sono momenti che non hanno bisogno di essere annunciati. Li riconosci, li senti nell’aria. La luce che indugia oltre il tramonto, la brezza ancora fresca ma più leggera, la città che cambia umore senza quasi accorgersene. Alle sei di pomeriggio c’è ancora sole.
Manca poco, e tornerà l’ora legale. Ci sveglieremo un’ora prima, è vero, ma il disagio sarà passeggero. Per chi vive di luce e sole, è una notizia da accogliere con entusiasmo. E allora via, fuori dai letarghi dell’inverno, dentro l’aria tiepida di una stagione che sta sbocciando.
I giorni delle magnolie sono arrivati. Un momento preciso dell’anno, quell’intervallo di calendario che è il contrario delle prime foglie che cadono in autunno. Leggera felicità nell’aria. Due settimane a metà tra cappotti e pollini, le uniche in cui perfino i lamentosi hanno poco da dire. Si comincia a pensare: forse ce la possiamo fare.
Se il successo è fatto in gran parte di ottimismo, l’ottimismo è fatto perlopiù di luce disponibile. Ogni tanto viene il dubbio che ogni malumore, in fondo, non sia solo questione di inverno. Ma la nottata sta passando.
Il gusto di una stagione che si risveglia
No, non è ancora il momento di tuffarsi in mare, ma qualcosa cambia comunque. Cambia il menu. Il palato si prepara alla leggerezza, ai profumi freschi, ai piatti che sanno di sole. Ogni pranzo diventa un’occasione per ritagliarsi un momento di gusto tra una call e l’altra, un piccolo lusso da concedersi mentre tutto, intorno, riparte.
E poi, come sempre, c’è Pasqua che arriva di corsa, col suo fischietto che suona la ripresa ufficiale della stagione bella. Le vetrine si riempiono di uova di cioccolato, pastiere, tortani, fragranze che raccontano storie di casa e di attese impazienti. Il primo morso a una fetta di pastiera segna ufficialmente il passaggio dallo stato mentale invernale alla promessa della bella stagione.
Ma il vero segnale che la primavera è entrata nel vivo arriva con i primi gelati, le granite, le macedonie colorate, le brioche farcite. Il momento in cui il sole inizia a scaldarsi davvero e la voglia di dolcezza si fa più fresca, più leggera, più perfetta per essere gustata all’aperto.
Un appuntamento con la luce
La primavera si riconosce così: nei giorni in cui stare all’aperto senza paura, nei messaggi agli amici che iniziano con “Prendiamo qualcosa?” e finiscono con un incontro sotto il sole. Magari sul lungomare di Mergellina, dove l’aria profuma di sale e il tempo sembra rallentare.
Un aperitivo all’aperto, una colazione lunga sotto i primi raggi caldi, una pausa dolce in cui il mondo si ferma giusto il tempo di un assaggio.
E allora sì, benvenuta primavera. Noi l’abbiamo riconosciuta. E tu?
Chalet Ciro, I make You Happy